La sorgente di rumore prevalente negli ambienti urbani è il traffico veicolare; in alcune aree urbane la maggioranza della popolazione è esposta a livelli maggiori di 65 dB diurni e a 55 dB notturni. Il traffico non è l’unica fonte di disturbo: opportuni controlli su 2.495 sorgenti di rumore eseguiti nel 2018 da parte delle ARPA/APPA su diversi ambiti e attività umane, evidenzia come nel 43,5% dei casi sia stato rilevato un superamento dei limiti nomativi previsti dal DPCM 14/11/97. Circa 2.282 controlli sono avvenuti a seguito di esposti, che nel dato complessivo occupa il 91,5% delle verifiche effettuate. Le sorgenti maggiormente controllate sono le attività di servizio e/o commerciali (60,4%), seguite dalle attività produttive (26,1%).\cite{Scannapieco_2014} Per le infrastrutture di trasporto (solo il 9,4%) si riscontra la più elevata percentuale di superamenti dei limiti normativi, ovvero pari al 49,4% (\cite{2019b}) .