Per il seguente approfondimento si fa riferimento alla Relazione acustica (link) prodotta per lo studio di impatto acustico del viadotto Genova San Giorgio che ha come scopo principale quello di determinare se l'opera in questione rispetta i limiti di emissione ed immissione sonora dell'area prescelta, e delle zone ad essa adiacenti, ai sensi della legge n. 447/95, art. 8, comma 2. Il viadotto Genova San Giorgio, inaugurato il 4 agosto 2020, è stato costruito a seguito del crollo dell’ex ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018. Lo Studio Acustico del Progetto si pone l’obiettivo di definire la valutazione di performance acustica della nuova opera. A partire dai dati di traffico, che sono gli stessi della condizione della A10 ante crollo del Ponte Morandi, viene valutata in primo luogo la prestazione acustica dell’opera nelle condizioni progettuali di base, per poi stimare la medesima prestazione acustica in condizioni ottimizzate (ovvero valutando l’inserimento di elementi progettuali volti al contenimento delle emissioni). Lo studio si sviluppa in tre fasi distinte:
- Individuazione dell'ambito di studio e dei ricettori;
- Rilievi acustici in situ;
- Valutazione dell'impatto acustico mediante specifico software.
Per quanto riguarda la Fase 1, viene innanzitutto individuato l’ambito di studio, quindi l’area interessata dall’indagine. Ai sensi del DPR 142/2004 (Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare) viene determinata la fascia di pertinenza acustica di 250 metri che viene però estesa sino a 300 metri per lato dal ciglio stradale per tener conto dei primi fronti edificati oltre la fascia di pertinenza. Sempre durante la Fase 1 vengono individuati i ricettori, al fine di ciò è stato condotto un censimento, nei giorni 13 e 14 febbraio 2019, di tutti gli edifici situati nelle fasce di pertinenza acustica. Sono stati individuati in totale 155 ricettori, e, ad ognuno di essi è stata attribuita una specifica codifica e colorazione in funzione del numero dei piani e della destinazione d’uso. (fig)La Fase 2 si è svolta nelle giornate del 13-14 febbraio 2019, in cui è stata effettuata una campagna di rilievi fonometrici sul territorio della Valle del Polcevera finalizzata alla taratura del modello di simulazione, ovvero alla verifica di una corretta ricostruzione dell’ambiente nel software. Sono state effettuate apposite misure fonometriche con tecniche di campionamento in corrispondenza di diverse postazioni. I punti di indagine sono stati individuati in base all’accessibilità dei luoghi ed alla rappresentatività dell’area di studio. Complessivamente la campagna fonometrica ha riguardato 8 punti differenti con un periodo di campionamento che varia tra i 15 e i 30 min. Durante la Fase 3 viene impiegato il software Sound Plan, un software previsionale in grado di effettuare simulazioni acustiche. All’interno del software sono stati inseriti degli specifici dati di input quali il profilo e la planimetria di progetto del ponte, i flussi di traffico (TGM relativi all’anno 2017), ed infine la velocità di scorrimento del traffico, differenziandola in base alla tipologia di veicolo. Attraverso il programma vengono restituiti dei dati di Output sia per quanto riguarda le prestazioni acustiche di base che per le prestazioni acustiche ottimizzate dell’opera, ovvero con l’inserimento di opere di mitigazione. Il metodo di calcolo utilizzato dal programma è il modello NMPB-96, raccomandato dal decreto-legge 194 del 2005. Le misure di mitigazione adottate sono: asfalto fonoassorbente, impiegato nella sezione di rettifilo; pannelli verticali fonoisolanti e una barriera acustica in prossimità dell’imbocco alla galleria, sulla carreggiata sud, in analogia a quanto preesistente per il lato nord.