Introduzione

Nel Rapporto Ambientale sono “ individuati, descritti e valutati gli effetti significativi che l’attuazione del Piano o del programma potrebbe avere sull’ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del P/P stesso ” . L’elaborazione del rapporto ambientale, una volta individuati e condivisi gli indirizzi generali definiti durante la fase di scoping, si articola in fasi di natura “tecnica” che hanno lo scopo di verificare l’adeguatezza del Piano al contesto programmatico, pianificatorio e fisico di riferimento. Nello specifico il rapporto ambientale è il documento che in primis individua, descrive e valuta gli impatti significativi sulle componenti ambientali, aria, clima acustico, acqua, suolo e sottosuolo, paesaggio, natura, verde urbano e patrimonio storico e culturale e sulla salute derivanti dall’attuazione del piano o del programma; descrive e valuta le ragionevoli alternative, tenendo conto di quanto emerso dalla consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale. \cite{Naddeo_2013}
Infine il rapporto ambientale concorre alla definizione degli obiettivi e delle strategie del piano indicando i criteri di compatibilità ambientale, gli indicatori ambientali di riferimento e le modalità per il monitoraggio.
Per la redazione del rapporto ambientale sono utilizzate le informazioni pertinenti agli impatti ambientali disponibili nell’ambito di piani o programmi sovraordinati, nonché di altri livelli decisionali. Per facilitare l’informazione e la partecipazione del pubblico, il rapporto ambientale è in genere accompagnato da una sintesi non tecnica che illustra con linguaggio non specialistico i contenuti del rapporto ambientale. 
Il procedimento di VAS e la redazione del rapporto ambientale sono regolamentati dal D.Lgs. 152/2006, dalla legge regionale della Campania